Il mondo dell’istruzione è in costante evoluzione, e con esso le normative che regolano la formazione e l’insegnamento. Di recente, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) ha emanato un decreto che ha destato non poco interesse e dibattito tra il corpo docente: l’accorpamento delle classi di concorso. Questa decisione, volta a ottimizzare le risorse e a adattare l’offerta formativa alle esigenze attuali, ha introdotto nuove denominazioni e ha ridefinito le competenze richieste ai docenti.
In questo articolo, esamineremo da vicino le implicazioni di questo decreto ministeriale, analizzando le nuove denominazioni delle classi di concorso e le conseguenti modifiche nelle competenze professionali richieste ai docenti.
Indice dei contenuti
Il decreto in Gazzetta Ufficiale
Il decreto che rivisita e aggiorna le classi di concorso per il personale docente delle scuole secondarie di primo e secondo grado è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Queste modifiche, mirate a razionalizzare e unificare alcune classi di concorso, rappresentano un passo avanti nell’adattare il sistema educativo alle moderne esigenze didattiche.
Il decreto, emanato il 22 dicembre 2023, prevede l’accorpamento di diverse classi di concorso e introduce nuove denominazioni che meglio riflettono i contenuti e le competenze richieste ai docenti.
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Gli accorpamenti e le denominazioni
Tra i principali accorpamenti vi sono:
- La nuova denominazione A-01: Disegno e storia dell’arte nell’istruzione secondaria di I e II grado (unificazione delle ex A-01 e A-17)
- La nuova denominazione A-12: Discipline letterarie nell’istruzione secondaria di I e II grado (unificazione delle ex A-12 e A-22)
- La nuova denominazione A-22: Lingue e culture straniere nell’istruzione secondaria di I e II grado (unificazione delle ex A-24 e A-25)
- La nuova denominazione A-30: Musica nell’istruzione secondaria di I e II grado (unificazione delle ex A-29 e A-30)
- La nuova denominazione A-48: Scienze motorie e sportive nell’istruzione secondaria di I e II grado (unificazione delle ex A-48 e A-49)
- La nuova denominazione A-70: Italiano negli istituti di istruzione secondaria di I e II grado con lingua di insegnamento slovena o bilingui del Friuli V.G. (unificazione delle ex A-70 e A-72)
- La nuova denominazione A-71: Discipline letterarie negli istituti di istruzione secondaria di I e II grado con lingua di insegnamento slovena o bilingui del Friuli V.G. (unificazione delle ex A-71 e A-3)
Queste modifiche influenzeranno le procedure concorsuali e di assegnazione delle supplenze, che terranno conto delle nuove classificazioni per il primo e il secondo grado di istruzione secondaria. Inoltre, garantiranno una maggiore chiarezza ed efficienza nei processi di selezione dei docenti.
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Le modifiche
Il decreto introduce anche modifiche dettagliate per alcune classi di concorso, come la riduzione dei CFU richiesti per la classe A-20 (Fisica) e l’ampliamento dei titoli di accesso per A-27 (Matematica e fisica), includendo ora anche le lauree in ingegneria con requisiti specifici. Vi è anche una significativa modifica nella denominazione della classe A-53, ora “Storia della musica e della danza”, con aggiornamenti nei requisiti richiesti.
È importante sottolineare che coloro che erano già in possesso di titoli di studio validi alla data di entrata in vigore del decreto mantengono il diritto di partecipare alle procedure concorsuali e abilitanti basandosi sui vecchi requisiti.
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Il decreto include due tabelle allegate: la Tabella A, che riporta la denominazione, i titoli di accesso e gli insegnamenti relativi a ciascuna classe di concorso, e la Tabella A1, che riguarda l’omogeneità degli esami previsti nei piani di studio dei titoli di vecchio ordinamento per l’accesso alle classi di concorso, limitatamente ai titoli previsti dal DM 39/1998.
Le procedure di esami, i CFU e i CFA richiesti dal decreto possono essere conseguiti tramite corsi universitari o accademici, e non sono computabili i CFU e CFA conseguiti tramite la tesi di laurea o di diploma accademico.
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